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«No ad azioni che aumentino inutilmente la percezione della paura»

La risposta del sindaco Pierluigi Gilli al presidente di Giovine Italia che prosegue nel voler organizzare una manifestazione sulla sicurezza a Saronno

riceviamo e pubblichiamo
 
La strabordante (ma non convincente) lettera aperta del Dott. Luciano Silighini Garagnani, presidente nazionale dell’associazione "Giovine Italia", merita una concisa replica. Anzitutto, non posso certo competere con la plurisecolare discendenza da magnanimi lombi del mio interlocutore; tuttavia, nella mia personale storia minima, ricordo un mio trisavolo torinese partito volontario nella prima guerra d’indipendenza e caduto a Sommacampagna nel 1848; si tratta, però, di una curiosità; meglio non disturbare gli eroi del Risorgimento per bagatelle di attualità.
Quanto alla sostanza, ancora non capisco l’insistenza per questa pelosa attenzione alla nostra città, che il Dott. Silighini Garagnani, evidentemente, conosce solo per sentito dire.
Quali siano i gravi episodi di violenza alle donne cui egli fa riferimento io non lo so; ne conosco uno, serio, che ha avuto come protagonista un egiziano contro una cittadina statunitense di passaggio, conclusosi recentemente con una sentenza del Tribunale.
Sono consapevole del fatto che sfaccendati stazionino – è il caso di dirlo – nei pressi della stazione ferroviaria centrale e che, da costoro, partono a volte attenzioni sopra le righe per le donne e le ragazze che vi transitano; ciò induce ad una percezione allarmata di un pericolo, che in realtà è un fastidio reso più acuto dal clima di stato d’assedio a cui siamo indotti dall’incessante martellamento di pessime notizie rese con enfasi dai mezzi di informazione.
Ad ogni buon conto, si ignora – evidentemente – che l’Amministrazione Comunale ha disposto la creazione di un posto fisso della Polizia Locale presso la Stazione ferroviaria; che i Carabinieri presidiano costantemente – anche con una stazione mobile – questo luogo sensibile, peraltro dotato di plurime telecamere di sicurezza (e prossimamente meglio illuminato).
Ancor più si ignora che i Carabinieri di Saronno, in stretta collaborazione con la Polizia Locale, eseguono con intensa frequenza a controlli delle persone, non solo presso la Stazione ferroviaria, al punto che, in nemmeno due anni, hanno proceduto ad oltre 500 (cinquecento) fermi nei confronti di irregolari, trasferiti per i provvedimenti di legge alla Questura, da cui è stato emesso il provvedimento di espulsione.
Se, poi, le espulsioni non hanno avuto un seguito effettivo, non dipende certo da chi ha eseguito i fermi; c’è da ritenere che la normativa non sia sufficiente o, peggio, che difettino i mezzi per applicarla. Non c’è stato bisogno di alcuna manifestazione popolare per l’adozione di questi provvedimenti; chi vive in un luogo, conosce meglio di altri le necessità della sua comunità.
Perciò, ribadisco la strumentalità di un evento manifestativo, organizzato dall’esterno con il mero scopo di farsi pubblicità, ma con la paradossale conseguenza di provocare altre, inutili tensioni e di accelerare il senso di paura, già sopravvalutato.
Saronno non ne ha bisogno; men che meno desidera lezioni eterodirette da chi dimostra di non conoscerla e tenta, per palesi motivazioni proprie, di causare altri disagi e contese.
I migliori saluti.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 31 Marzo 2009
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