Il Partito Socialista ha presentato Franco Montani come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative di giugno. Nato nel 1951, è responsabile del Servizio Trasfusionale del Presidio ospedaliero di Saronno e rappresenta la novità politica con la quale Saronno può uscire dall’assenza di prospettiva in cui è stata confinata la città dalla Destra. I Socialisti saronnesi sottolineano la sensibilità di Montani verso le questioni sociali, dimostrata in prima linea sia come presidente del Crados, il Circolo ricreativo dell’Ospedale di Saronno che come Direttore Sanitario dell’Avis di Saronno, e la competenza ed esperienza nella pubblica amministrazione, maturate nella professione e nei ruoli di responsabile provinciale della UIL e di esponente della Segreteria Nazionale UIL Medici.

Nonostante la propria candidatura, Montani tiene a far presente che il Partito Socialista sarebbe disposto a ridiscutere tutto se, nel mese che manca alla presentazione delle liste, si realizzasse concretamente un’unità del centrosinistra, con l’istituzione di primarie di coalizione per il candidato sindaco.

 

«Vorrei che la mia città fosse più viva e coesa, aperta e solidale, oltre che moderna ed efficiente – ha commentato Montani illustrando le linee guida -. Il mio slogan “nessun limite.. insieme” riassume bene quello che vorrei per questa città – spiega Montani – partendo dalla constatazione che si è persa la voglia di aggregazione e che bisogna azzerare la distanza tra popolazione e amministrazione partendo da due grossi problemi locali e cioè gli anziani abbandonati a se stessi ed i giovani per cui non si pianifica nulla. Un elemento importante che ha allontanato i saronnesi dalle strade della loro città è, probabilmente, la perdita delle proprie radici; da questa considerazione nasce la proposta di realizzare a Palazzo Visconti un archivio storico, non solo di Saronno ma di tutto il Saronnese, che ci consenta di recuperare il nostro passato»

Alla richiesta di una posizione sul Telos, Montani risponde: «Noi siamo dalla parte delle regole ma queste occupazioni sono il segnale che i giovani hanno poco e che per loro si fa poco. Dobbiamo avere la forza di prendere atto che esiste un disagio giovanile e che occorre dare spazio al loro desiderio di libertà e autogestione in modo positivo e costruttivo».

 

«Quanto alla sicurezza – spiega il consigliere provinciale dei socialisti Giuseppe Nigro – bisogna sempre dimostrarsi attenti, ma con i fatti e non con la propaganda. Un esempio: qualche settimana fa noi abbiamo alzato i toni per la sicurezza in ospedale e l’Azienda Ospedaliera ha provveduto ad ingaggiare due guardie per controllare la struttura di Piazza Borella dalle 19 alle 7; questa decisione è stata colta con molto favore da tutti i dipendenti e dai pazienti».

Tema calco per il candidato è poi l’ospedale il cui rilancio di un ruolo economico della città è essenziale: «L’ospedale di Saronno è sempre stato al centro del mio operare e ritengo che soltanto un servizio sanitario pubblico efficiente possa essere garanzia per la tutela della salute dei cittadini. Si tratta di una premessa fondamentale per il buon vivere. 350 posti letto non possono bastare per tutto il nostro territorio. Non è possibile che il Pronto Soccorso sia costretto a fare da call center per cercare posto ai nostri malati in altri ospedali più o meno distanti, quando si potrebbe potenziare la struttura generando posti di lavoro utili e migliorando il servizio all’utenza».

«Personalmente ci sentiamo di ringraziare il dott. Franco Montani per aver accettato di candidarsi – spiega Marco Arluno, segretario cittadino dei socialisti – per questo lo presentiamo con orgoglio ed entusiasmo all’intera collettività, convinti che rappresenti la vera novità delle prossime amministrative, che sia la persona con la giusta esperienza amministrativa per governare efficacemente in tempi di crisi e che rappresenti la possibilità concreta di far vivere meglio la nostra città».