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Sondaggio: Renoldi il candidato ideale del centrodestra

Domande commissionate dal Club Don Sturzo all’agenzia Euromedia: il vicesindaco uscente preferito a Marzorati, Azzi e Tramacere. La Lega raggiungerebbe il 23%, il Pd il 34, Proserpio il 14

Annalisa Renoldi sarebbe il candidato sindaco più conveniente per il centrodestra. È quanto emerge da un sondaggio commissionato all’Istituto Euromedia Research dal Club Don Luigi Sturzo di Saronno, in vista delle elezioni amministrative del prossimo giugno. Dallo stesso sondaggio emerge anche che, se le elezioni si svolgessero in questi giorni, il centrodestra che appoggia Annalisa Renoldi avrebbe il 52,2%, il candidato Luciano Porro (Pd + Italia dei Valori) otterrebbe il 33,4%, mentre la lista civica di Angelo Proserpio otterrebbe il 14,4%. Calerebbero le possibilità del centrodestra con altri candidati come Michele Marzorati (50 %), Rienzo Azzi (50,01%), Vito Tramacere (47%). Con quest’ultimo candidato, in caso di ballottaggio, sempre secondo il sondaggio di Euromedia, il centrosinistra di Porro potrebbe anche vincere.
Per quanto riguarda le domande basate sulle coalizioni, differenti i risultati: vincerebbe il centrodestra (Pdl+Lega) con il 55,7 % dei consensi, ma in flessione rispetto alle ultime comunali del 2004 in cui conquistò il 62%, quando una forte quantità di consensi personali, quasi il 10%, erano stati dati all’allora sindaco uscente Pierluigi Gilli, a quel tempo indipendente. In particolare c’è da notare la caduta del Pdl, di cui all’epoca era coordinatore Carlo Mazzola col 48,8%, che otterrebbe il 32,6%, a tutto vantaggio della Lega Nord che passa dal 13,2% sale al 23,1%, raggiungendo il massimo storico del partito del Carroccio a Saronno.
Il centro-sinistra (PD+Italia dei Valori) raggiungerebbe il 31,4%, ma potrebbe facilmente avere delle chance in più, specialmente in caso di ballottaggio, qualora si aggregasse con altri partiti, come i Socialisti, i Verdi e la neonata lista Proserpio, sfruttando l’effetto sinergia derivante dall’aggregazione. In tutti questi dati però bisogna sottolineare che ben il 30% degli elettori è ancora indeciso, quindi, i giochi sono ancora del tutto aperti.
 
In questo sondaggio, ampio spazio è stato dato alle possibilità del candidato sindaco del centrodestra, per la cui scelta Pdl e Lega sono ancora combattuti. «Abbiamo simulato i risultati che conseguirebbero i quattro più papabili candidati; Annalisa Renoldi, Michele Marzoarati, Rienzo Azzi e Vito Tramacere – spiegano Carlo Mazzola e Alberto Paleardi, presidente e vice presidente Club Don Sturzo che ha commissionato il sondaggio -. Su tutti i test, grado di notorietà, livello di fiducia, adeguatezza a ricoprire la carica di sindaco la spunta sempre, con un bel distacco Anna Lisa Renoldi e questo rende onore al coordinatore Volontè che già l’anno scorso, all’unanimità del congresso cittadino, la proclamò candidata sindaco».
«La “Lady di Ferro” saronnesi sarebbe anche l’unica ad avere la possibilità di vincere al primo turno e, inoltre, è da considerare che risulta anche la più apprezzata dagli elettori leghisti – proseguono dal Club -. Non si capisce dunque, perché il coordinatore provinciale Azzi ultimamente abbia inspiegabilmente cambiato idea e stia ostacolando in tutti i modi la candidatura Renoldi. Quali saranno i veri motivi? Oltretutto Azzi, da questo sondaggio ne esce maluccio, come fanalino di coda fra tutti i nomi presi in considerazione, col 21% di notorietà, per niente considerato dalla Lega, e con solo il 4% dei saronnesi che lo ritengono idoneo a divenire sindaco».
 
«Abbiamo intenzione di verificare il risultato che otterrebbe una nuova lista civica moderata e desideriamo testare l’apprezzamento del candidato che vorrebbe imporre lo stesso Azzi, come già trapelato sulla stampa – concludono dal Club -. Al momento, tuttavia, non si sa ancora quanto ciò sia verosimile, in quanto da indiscrezioni attendibili, sarebbe in corso una raccolta firme, che peraltro avrebbe già raggiunto la maggioranza, indirizzata al coordinatore regionale di Forza Italia, per impedire ad Azzi di spaccare l’unitarietà del partito, imponendo singolarmente il proprio candidato, scavalcando coordinatore comunale, capogruppo, direttivo e consiglieri. C’è da dire che avrebbe un temerario coraggio nel prendersi questa responsabilità da solo. Se questo fatto sarà confermato, allora Azzi, non avrebbe più alcuna autorità su Saronno e potrebbe parlare solo a titolo personale. Da quel che ci riportano i nostri soci, tuttavia occorrerebbe riconoscere al coordinatore provinciale di essere riuscito, con questa azione, a ricompattare il gruppo saronnese forzista, che rivendica il proprio ruolo nella scelta del proprio candidato».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 02 Marzo 2009
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