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Banfi: «il Sindaco di Saronno ha legittimato un soggetto noto per le sue posizioni antisemite»

Nota del consigliere indipendente Francesco Banfi relativa le mozioni "solidarietà alla Segre" e "contro l'antisemitismo" approvate dal consiglio comunale di venerdì 14 febbraio

Il consiglio comunale di Saronno, tutti i consiglieri

Nel consiglio comunale di venerdì 14 febbraio la città di Saronno si è impoverita di un dibattito da cui sarebbe potuto scaturire molto di buono.

All’ordine del giorno vi erano due mozioni: la prima, a firma dei consiglieri di opposizione, in “solidarietà alla senatrice Liliana Segre”, sopravvissuta ai campi di concentramento, che in quanto promotrice della “commissione parlamentare di controllo dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, e istigazione all’odio e alla violenza” è stata fatta oggetto di insulti di natura anche antisemita, dove l’antisemitismo è stato un mezzo per colpire la commissione stessa; la seconda, a firma del consigliere Veronesi come capogruppo della Lega, “contro l’antisemitismo”.
La Lega ha scelto di discutere insieme entrambe le mozioni in quanto il denominatore comune sarebbe stato “l’antisemitismo”: resto di differente parere.
Sempre i soli consiglieri leghisti -essendo assenti sia l’assessore Miglino che la consigliera Papaluca di Forza Italia e gli assessori Guaglianone e Tosi di Fratelli d’Italia non si può parlare di “maggioranza”- hanno anche scelto di contingentare il doppio dibattito in un unico intervento di cinque minuti anzichè dieci minuti, obbligando i consiglieri debitamente preparatisi a ridurre di fretta e furia i propri interventi, cosa che dagli abitualmente silenziosissimi scranni della Lega non sembra aver creato difficoltà.
Personalmente ho speso poche parole per argomentare la mia solidarietà a Liliana Segre: signora novantenne bersagliata da insulti, senatrice della Repubblica, testimone della Shoah.
Sulla mozione contro l’antisemitismo non mi è stato possibile -a causa del tempo- presentare quattro emendamenti a mio avviso necessari a causa del fatto avvenuto tre giorni prima del consiglio: non mi sarebbe stato perciò possibile comunicare gli emendamenti quattro giorni prima del consiglio, come da regolamento.
Il punto principale è che nella per certi versi confusa mozione si fanno coincidere antisemitismo e delegittimazione dello Stato di Israele; entrambi sarebbero inoltre rafforzati da “quegli attori istituzionali che con il loro agire legittimano soggetti che non riconoscono il diritto all’esistenza dello Stato ebraico” e, per quanto richiamato in precedenza, anche da coloro che si riconoscono antisemiti.

Il sindaco Fagioli -cioè “un attore istituzionale”– ha concesso di proprio pugno il patrocinio e ha partecipato –“con il proprio agire”– ad un evento organizzato in villa Gianetti da persona nota per posizioni antisemite -e quindi “ha legittimato soggetti che non riconoscono il diritto all’esistenza dello Stato ebraico”– oltre che per festeggiamenti del compleanno di Hitler e inneggiamenti ad avere più Fosse Ardeatine.
Questa è cronaca.
In particolare il mio quarto emendamento per tutelare il sindaco e la città avrebbe richiesto la revoca del patrocinio con motivazione “associazione non saronnese, come da regolamento per la concessione dei patrocini”.

Non avendomi fatto presentare gli emendamenti il 14 febbraio in quanto non presentati “quattro giorni prima come da regolamento”, resta che l’attore istituzionale Alessandro Fagioli, sindaco di Saronno, l’11 febbraio (quindi tre giorni prima del consiglio) ha legittimato un soggetto noto per posizioni antisemite. Per quanto scritto nella mozione presentata da Veronesi, non è quindi possibile per il consiglio comunale individuare il sindaco Fagioli come portavoce di istanze contro l’antisemitismo: cade quindi l’impegno richiesto e, con esso, la mozione.

La mozione non poteva quindi essere votata e perciò non ho preso parte alla votazione.

Uno dei soliti pasticci cui ci stiamo gradualmente assuefacendo.
Se fosse stato emendato il testo, proteggendo dunque il sindaco Fagioli e la città da quello che mi auguro essere solo uno scivolone non voluto, non avrei avuto difficoltà a votare a favore.

Credo che, vista la serietà degli argomenti, sarebbe opportuno conoscere il parere delle forze politiche assenti dal dibattito: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Saronno al centro.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2020
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