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Crisi idrica, in Prefettura il punto della situazione per cercare soluzioni

Un "Tavolo di confronto" per affrontare il tema, quanto mai scottante, della crisi idrica. È stato organizzato in Prefettura a Varese per analizzare la situazione di criticità, dovuta al perdurare dello stato di siccità

Luca Sacchet - ticino - siccità

Un “Tavolo di confronto” per affrontare il tema, quanto mai scottante, della crisi idrica. È stato organizzato in Prefettura a Varese per analizzare la situazione di criticità, dovuta al perdurare dello stato di siccità, e condividere le misure preventive da adottare a livello locale per mitigarne gli effetti.

La riunione ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Regione Lombardia – direzione generale Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni, dell’Ufficio Territoriale Regionale Insubria sede di Varese, della Provincia di Varese settore Ambiente e Servizio Idrico, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’A.T.S. Agenzia di Tutela della Salute Insubria – Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, dell’A.T.O. Ufficio Ambito Territoriale Ottimale, della Società Alfa Servizi, della Società Lereti Spa e della Società Acinque Spa.

Nel corso dell’incontro è stata esaminata la situazione idrica della provincia caratterizzata da una drastica riduzione delle precipitazioni sul territorio (- 70% nel 2022 rispetto alla media degli ultimi 40 anni).

Sono state analizzate le azioni in corso da parte degli Enti Gestori (piano di manutenzione delle reti, potenziamento della rete idrica) nonché il piano delle azioni correttive e di quelle che potranno essere attuate nella fase pre-emergenziale e nella fase emergenziale, comprese quelle previste dalle ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione Civile.

Sono state individuate alcune azioni correttive, pre-emergenziali e emergenziali.

Azioni correttive:
analisi delle porzioni di rete interessate da problematiche e ricerca perdite per minimizzare le dispersioni tramite analisi dei sistemi di telecontrollo;
ottimizzazione dell’utilizzo dei volumi di compenso e stoccaggio mediante operazioni di regolazione degli organi di manovra presenti in rete;
recupero e messa in esercizio con ammodernamento idraulico di sorgenti non più utilizzate o di proprietà di privati;
realizzazione di interconnessioni;

Azioni pre-emergenziali:
richiesta di ordinanze comunali di riduzione dell’utilizzo della risorsa idrica per scopi non idropotabili;
limitazione della fornitura idrica in orario notturno;
limitazione della fornitura idrica in orario diurno;

Azioni emergenziali:
istituzione servizio di trasporto con autobotti per i Comuni che dovessero trovarsi in grave carenza idrica;
istituzione servizio di distribuzione di sacchetti di acqua potabile.
Per tale servizio è stata richiesta la collaborazione dei Sindaci nella loro qualità di autorità di protezione civile.

Qualsiasi iniziativa deve essere accompagnata da un’azione rivolta a sensibilizzare i cittadini ad un uso più sostenibile e rispettoso dell’acqua. L’Agenda 2030, programma di azione delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, pone il tema dell’acqua accessibile a tutti e sicura per l’umanità come sesto grande Obiettivo.

Nel corso dell’incontro sono stati esaminati anche i possibili rischi sanitari connessi all’attuale situazione di crisi idrica, nonché le azioni da intraprendere per una corretta gestione. Queste le indicazioni del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’A.T.S. Insubria: “Con riferimento all’attuale situazione di crisi idrica e ai possibili rischi sanitari ad essa correlati, derivanti principalmente da una concentrazione di agenti inquinanti chimici e microbiologici nell’acqua, ATS, attraverso la Struttura Complessa Igiene Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, rimane il riferimento tecnico-scientifico in materia di qualità delle acque destinate al consumo umano, sia peri Sindaci dei Comuni afferenti al territorio di ATS Insubria che per i Gestori del Servizio Idrico Integrato. Al fine di garantire agli utenti la fornitura di acqua sicura sotto il profilo igienico-sanitario, si conferma: il ruolo di ATS nella gestione dei controlli esterni previsti dall’art. 8 del D.lgs 31/2001 e successive modifiche e la disponibilità alla consueta collaborazione, quale organo tecnico, anche attraverso l’istituzione di tavoli ad hoc per la gestione dell’emergenza idrica;
la disponibilità di ATS a supporto dei Sindaci del territorio per l’eventuale adozione di Ordinanze contingibili e urgenti che si riterrà necessario emettere per contrastare il fenomeno della siccità.
Si sottolinea, ai Comuni, la necessità dell’invio delle Ordinanze emesse o che verranno emesse in futuro ad ATS all’indirizzo protocollo@pec.ats-insubrict.it.

Contestualmente è richiesta l’attenzione sulla valutazione del rischio degli acquedotti gestiti, aumentare le frequenze di monitoraggio in zone ad alto rischio ed effettuare una ricognizione di eventuali pozzi da asseverare ad uso idropotabile, utilizzabili previa autorizzazione degli Enti competenti in materia. Utile anche la verifica dei sistemi di allerta per la siccità in relazione in particolare alle comunità turistiche o strutture collettive con presenza di ospiti fragili.

In caso di crisi idriche

Per risparmiare acqua rifornisci i rubinetti di dispositivi frangigetto che consentano di risparmiare l’acqua;
verifica che non ci siano perdite. Se, con tutti i rubinetti chiusi, il contatore gira, chiama una ditta specializzata che sia in grado di controllare eventuali guasti o perdite nella tubatura e nei sanitari;
non lasciar scorrere inutilmente l’acqua del rubinetto, ma aprilo solo quando è necessario, ad esempio mentre si lavano i denti o durante la rasatura della barba;
non utilizzare l’acqua corrente per lavare frutta e verdura: è sufficiente lasciarle a bagno con un pizzico di bicarbonato;
quando è possibile, riutilizza l’acqua usata: l’acqua di cottura della pasta, ad esempio, per sgrassare le stoviglie, quella utilizzata per lavare frutta e verdura per innaffiare piante e fiori;
utilizza lavatrici o lavastoviglie, possibilmente nelle ore notturne, solo a pieno carico, e ricordati di inserire il programma economizzatore se la biancheria o le stoviglie da lavare sono poche;
utilizza i serbatoi a due portate, nei servizi igienici; consente di risparmiare circa il 60% dell’acqua attualmente usata con serbatoi a volumi fissi ed elevati;
preferisci la doccia al bagno: è più veloce e riduce di un terzo i consumi;
quando vai in ferie o ti assenti per lunghi periodi da casa, chiudi il rubinetto centrale dell’acqua;
non utilizzare acqua potabile per lavare automobili.

In caso di sospensione dell’erogazione dell’acqua prima della sospensione, fai una scorta minima di acqua per bagno e cucina e rifornisciti di piatti, posate, bicchieri di plastica, ovatta e alcool denaturato;
spegni lo scaldabagno elettrico e riaccendilo dopo che è tornata la corrente per evitare danni alle resistenze di riscaldamento;
appena ripristinata l’erogazione dell’acqua, evita di usare lavatrice, lavastoviglie e scaldabagno fino al ritorno della normalità, perché potrebbero verificarsi fenomeni di acqua scura.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 21 Marzo 2023
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