Quantcast

Sul palco del teatro di Saronno “Lydia tra le nazioni” in occasione della Giornata della Memoria

Sarà in scena al Teatro Giuditta Pasta di Saronno venerdì 27 gennaio alle ore 21:00

Generico 23 Jan 2023

“Chi salva una vita, salva il modo intero” così recita il libro del Talmud. Lo spettacolo, prodotto da deSidera|Teatro de Gli Incamminati, vede in scena due note attrici del panorama teatrale italiano: Angela Demattè e Maria Laura Palmeri rispettivamente nel ruolo di Lydia Gelmi Cattaneo e Irene Weiss, la ragazza ebrea salvata dalla protagonista, insieme a molti altri, nascondendola nella sua casa a Bergamo e che anche grazie alla sua testimonianza da sopravvissuta all’olocausto, Israele le conferirà l’onorificenza di Giusto tra le Nazioni. Sarà in scena al Teatro Giuditta Pasta di Saronno venerdì 27 gennaio alle ore 21:00.

Lo spettacolo prende spunto dalla sua avventurosa vita per raccontare un momento storico politicamente e umanamente complesso per aprirsi ad un’intensa riflessione sul rapporto tra giustizia e misericordia. La vicenda di Lydia pone una domanda scomoda: è giusto salvare, oltre alle vittime, anche dei criminali, quando sono in pericolo di vita?

La prima a chiederselo è Irene Weiss, una ragazza ebrea che Lydia ha nascosto in casa sua dal gennaio del 1944 fino alla fine della guerra.

Lydia è chiamata a rendere conto delle sue azioni di fronte alla sua coscienza e a un simbolico tribunale della Storia. Proprio Irene riuscirà ad andare oltre la logica della vendetta, dell’occhio per occhio e dente per dente, salvando Lydia da una possibile condanna ai nostri occhi. Per le due donne “una vita è una vita”. E colui che salva una vita in pericolo, salva l’umanità intera. E questo detto vale per qualsiasi vita umana, anche quella dei colpevoli, dei reprobi, degli sconfitti della storia.

Una storia cercata, studiata ed immaginata: tra vecchi album di ritratti in bianco e nero conservati sul fondo di cassettoni di famiglia, tra i documenti in Archivio di Stato, della Fondazione Papa Giovanni XXIII e tra tutti i documenti conservati tutti quei luoghi che custodiscono preziose testimonianze. Nascono così prima un docufilm e libro scritto da Mara Perbellini e successivamente lo spettacolo teatrale perché certe storie sono “necessarie” e meritano di essere raccontate sulle assi di un palcoscenico per essere abitate e vissute intimamente. La storia di Lydia in questo modo diviene la storia di tutti, delle donne, dei coraggiosi, di coloro che nella quotidianità agiscono con giustizia. Perché un “giusto” non è un santo o un eroe, ma una persona normale capace di mettersi in gioco e di superare l’indifferenza per il dolore e l’ingiustizia.

Chi è Lydia Gelmi Cattaneo

Il primo nome italiano iscritto tra i Giusti delle nazioni allo Yad Vashem di Gerusalemme nel lontano 1974 è quello di Lydia Gelmi cattaneo. Una personalità poliedrica e straordinaria che meriterebbe sicuramente maggior fama. Decoratrice e miniaturista di altissimo livello, coltivava interessi culturali e sociali inusuali per una donna tra le due guerre mondiali. Fu amica d’infanzia di Papa Roncalli e con lui scambiò una fitta corrispondenza durata fino a quando il Papa Buono morì nel 1963. Animata da una profonda fede cristiana, Lydia spese fin dalla giovinezza tempo e danaro per aiutare i poveri, gli emarginati, le classi sociali più disagiate. Nel 1938, alla promulgazione delle leggi razziali, vi si oppose pubblicamente con coraggio e durezza e quando nel 1943 cominciò la persecuzione vera e propria non esitò a mettere a repentaglio la propria vita aiutando decine di ebrei (52 per l’esattezza) a espatriare in Svizzera, ospitandoli nelle sue residenze, fornendo loro documenti falsi, cibo, assistenza sanitaria. Così fece anche con la giovane Irene Weiss, da lei ospitata per oltre un anno perché si era rotta una gamba poco prima della prevista fuga.

Il Teatro de Gli Incamminati

Il Teatro degli Incamminati è forse la più importante compagnia teatrale di giro italiana. Nata nel 1983 su impulso di Giovanni Testori, si avvalse fin dall’inizio delle innovative regie di Emanuele Banterle, Direzione Artistica del Teatro Giuditta Pasta per oltre un decennio e prematuramente scomparso, e delle straordinarie interpretazioni attoriali di Franco Branciaroli. Al loro seguito è cresciuta una stirpe di giovani e valenti interpreti che continuano l’opera voluta dal grande scrittore e drammaturgo di Novate Milanese scomparso nel 1993. Oggi il direttore artistico della compagnia è lo scrittore e poeta milanese Luca Doninelli.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 23 Gennaio 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore