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All’assemblea Lega con Salvini e Giorgetti si chiede più “nord” ma la leadership non è in discussione

L’assemblea provinciale si è riunita a Saronno all’auditorium Aldo Moro. All’interno tutti i 250 posti a sedere erano occupati

Gli interventi critici non sono mancati, ma l’assemblea provinciale leghista a Saronno non ha aperto quello strappo che qualcuno immaginava, tutt’altro. La richiesta di tornare a rappresentare la voce del Nord è arrivata, quella di mettere in discussione la leadership del partito no.

Erano arrivati alla spicciolata senza grande voglia di parlare i militanti della Lega del territorio riuniti per la prima discussione corale del partito da tanto tempo. Una discussione arrivata sull’onda di un pesante tracollo elettorale e dopo che qualche voce si è alzata in contrasto alla linea del segretario Salvini.

L’assemblea provinciale si è riunita a Saronno all’auditorium Aldo Moro. All’interno tutti i 250 posti a sedere erano occupati, all’esterno i militanti saronnesi a fare da servizio d’ordine.

Prima dell’ingresso tante bocche cucite, oppure dichiarazioni di circostanza. Marco Colombo, consigliere regionale che in questi giorni si era espresso criticamente, all’ingresso ha ribadito fedeltà al segretario: «Matteo Salvini non si mette in discussione, il territorio è rappresentato e ora guardiamo alle regionali con Attilio Fontana».

Nessuna dichiarazione all’ingresso da parte di Matteo Bianchi, l’ex deputato che negli scorsi giorni aveva messo in forte discussione la direzione del partito. Così come da Stefano Candiani, appena rieletto in Parlamento, o Massimiliano Romeo entrati in fretta dopo un saluto di cortesia ai tanti giornalisti presenti.

Il segretario provinciale Stefano Gualandris aveva precisato: «L’ultima grande assemblea è stata l’anno prima del covid, sarà una occasione di confronto, di cui so già gli argomenti perché sono stati anticipati. Il tema più importante è quello dell’autonomia, poi chiederemo a Salvini come comportarci per Regione Lombardia».

Per il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, infine, questo «è un momento di confronto, che fa bene a tutti. Salvini è qui per ascoltarci e per ascoltare la ricetta per riprendere il rapporto col territorio. Per me la ricetta prevede forse una maggior attenzione per certi nostri cavalli di battaglia e una minor fiducia in alcuni partner e alleati politici».

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 06 Ottobre 2022
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