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In autunno previsto l’aumento del biglietto del metrò a Milano, confermati gli abbonamenti

O meglio: per ora è una indicazione generale, anche se non c'è ancora nessuna decisione definitiva e cifre precise. L'adeguamento all'inflazione verrebbe "spalmato" sui biglietti singoli e sui carnet, mentre vengono mantenuti inalterati mensili e annuali

Generico 2018

Scatta un nuovo aumento del biglietto singolo Atm, per usare tram, bus e metrò di Milano. Mentre l’Agenzia di Bacino – da cui dipendono le scelte tariffarie – ha deciso di tenere “congelato” il prezzo degli abbonamenti mensili e annuali.

Premessa: fin qui si tratta di una indicazione di massima, perché nella pratica l’applicazione del principio generale – aumentano i singoli biglietti, rimangono uguali gli abbnamenti – non si è ancora convertito in cifre precise.

La decisione dipende dall’Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino della città metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, che definisce le politiche tariffarie.  “I soci – si legge in una nota – hanno affrontato il tema dell’attuazione di quanto stabilito dalla recente normativa regionale e dal connesso regolamento in tema di adeguamento delle tariffe del Tpl”. Alla base c’è infatti una Legge regionale che definisce che l’obbligo di adeguamento all’inflazione, normalmente applicato in maniera uniforme, può essere invece adeguato in modo flessibile.

E quindi, di quanto aumentano i biglietti?
Nelle notizie comparse si è parlato del biglietto singolo che passa da 2 euro a 2,20 euro edi 30 centesimi anche i carnet multiviaggi, a fronte appunto di prezzi bloccati su mensili e annuali.
È così? «L’assemblea dei soci che si è tenuta ieri doveva esprimere un orientamento dei soci rispetto all’applicazione. Il Cda dovrà decidere e oggi non c’è alcuna delibera» ci ha spiegato il direttore dell’Agenzia di bacino della Città Metropolitana, Luca Tosi. 

E quindi cosa è successo?
In realtà l’adeguamento all’inflazione c’è ogni anno: normalmente si tratta di aumenti di pochi centesimi, che vengono fatti nominalmente, ma poi i biglietti – nella realtà – rimangono fermi allo stesso prezzo. Fino ad oggi gli aumenti venivano applicati in modo automatico, su tutte le tipologie di “titoli di viaggio”, vale a dire biglietti, carnet e abbonamenti. La nuova norma regionale invece offre la possibilità di maggiore flessibilità: ad oggi appunto l’assemblea ha deciso che l’aumento ci sarà ma l’applicazione sarà diversificata.

«Abbiamo scelto però di non intervenire sugli abbonamenti, ma solo sui titoli occasionali» ha detto l’assessore alla mobilità di Città Metropolitana Arianna Censi. «Questo perché vogliamo tutelare chi utilizza quotidianamente il trasporto pubblico».
In linea generale la politica tariffaria premia più chi decide di usare stabilmente il mezzo pubblico, rispetto ai viaggiatori occasionali.

In sostanza rimangono per ora solo anticipazioni: l’aumento sarebbe di 20 cents sui biglietti, probabilmente anche sui giornalieri e sui carnet. Ma ad oggi sono ipotesi, non ancora concretizzate.
Nessuna anticipazione invece sul possibile impatto sui biglietti Stibm, gli integrati della città metropolitana che comprendono anche le zone di Legnano e Saronno.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 04 Agosto 2022
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