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Recupero delle liste d’attesa all’Asst Valle Olona: “Raggiunto il 95% della capacità precovid”

Il direttore sanitario parla delle attività aggiuntive per tagliare le liste d'attesa. Un aumento di lavoro che deve fare i conti con le criticità per la carenza di medici

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« Abbiamo già aumentato del 10% le nostre agende e siamo ormai al 95% dell’attività del 2019. Date le condizioni in cui si lavora, mi ritengo molto soddisfatto e ringrazio tutto il personale. » Il direttore sanitario dell’est Valle Olona Claudio Arici  spiega l’aumento di attività soprattutto ambulatoriale, chirurgica e di diagnostica disposto dalla Regione con un contributo extra.

« Quello che manca – spiega il direttore sanitario – non sono i fondi, quanto il personale. Questa azienda ha circa 70 medici in meno rispetto a quello che dovrebbe essere l’organico. Il lavoro in corsia richiede già un aumento dell’impegno orario da 38 a 42 ore settimanali. L’incremento del 110% richiesto da Regione vorrebbe dire un’ulteriore crescita fino a oltre 48 ore settimanali. L’adesione al programma aggiuntivo è su base volontaria e tutti fanno il massimo. Per questo posso dirmi molto soddisfatto dei risultati che abbiamo ottenuto e che, potremmo incrementare nei mesi prossimi».

Le difficoltà dell’azienda ospedaliera Valle Olona sono note e sono collegate alla grave carenza di specializzati nella medicina dell’emergenza urgenza per i pronto soccorso e della rianimazione/anestesia: « Purtroppo non si riesce proprio a trovare specialisti, quindi i turni vengono coperti, per il 65%, da tutto il personale medico aziendale. Se aggiungiamo l’attività di reparto ordinaria, gli spazi per potenziare ancora sono davvero pochi. Teniamo conto che in un presidio occorrono almeno 30 medici solo per le guardie.
Regione ci ha messo a disposizione un milione di euro per queste attività extra, vedremo a consuntivo quanto ne avremo spesi».

Anche la Valle Olona ha attivato le agende per prestazioni serali e nei giorni festivi: « Come previsto, però, sono limitate ad alcuni esami di diagnostica dove le attese sono più lunghe come Tac, Risonanze, Ecografie. Abbiamo un’apertura serale settimanale e tutti i sabato pomeriggio e le domeniche mattina ma a rotazione tra i presidi di Busto, Gallarate e Saronno. Abbiamo iniziato con le mammografie e le agende si sono riempite immediatamente, ora abbiamo allargato ad altre tipologie di indagini e vediamo che c’è davvero una richiesta elevata».

All’inizio del mese di luglio, la direzione aziendale ha raggiunto un accordo con i sindacati dei medici per riconoscere risorse aggiuntive ai professionisti che accettano di fare turni extra in pronto soccorso. Un’idea avanzata dal sindacato Anaao che mira soprattutto a motivare i dipendenti e a preferirli rispetto ai medici delle cooperative, ma anche per fermare la fuga dal pubblico. 

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Pubblicato il 27 Luglio 2022
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