Quantcast

Obiettivo Saronno chiede la revoca del presidente del consiglio Pierluigi Gilli

Obiettivo Saronno chiede le dimissioni del presidente del consiglio comunale di Saronno, l'ex sindaco Pierluigi Gilli, votato dall'allora maggioranza di cui faceva parte anche la lista civica

Obiettivo Saronno incontra le associazioni saronnesi

Obiettivo Saronno chiede le dimissioni del presidente del consiglio comunale di Saronno, l’ex sindaco Pierluigi Gilli, votato dall’allora maggioranza di cui faceva parte anche la lista civica della presidente Novella Ciceroni. Nel comunicato le motivazioni della mozione di sfiducia

Durante la prima seduta del Consiglio Comunale votammo il Consigliere Pierluigi Gilli nel ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, credendo fosse la persona più indicata per competenza ed esperienza.

Valutammo nell’ex Sindaco Ia persona più adatta, essendosi candidato per la prima volta quando metà del nostro gruppo consiliare era da pochi anni maggiorenne e l’altra metà troppo intenta a bere latte materno.

I fatti accaduti durante questo anno e mezzo di presidenza ci hanno mostrato una realtà ben diversa: ai singoli Consiglieri Comunali non sono stati garantiti i criteri di imparzialità e di neutralità, che dovrebbero ispirare l’attività del Presidente, come ben descritto nel Regolamento del Consiglio Comunale, oltre a non rispettare a volte termini e modalità operative contenute nel Regolamento stesso. Già a Gennaio 2022 Obiettivo Saronno invitò, tramite pec, il Presidente del Consiglio Comunale ad una più attenta e scrupolosa osservanza dei propri compiti e poteri. Purtroppo abbiamo dovuto constatare come tali consigli non siano stati considerati. Riteniamo, pertanto, questa modalità di ricoprire tale carica non in linea con le funzioni dettagliatamente normate dal Regolamento del Consiglio Comunale, che ricordiamo essere espressione della volontà dei Cittadini saronnesi.

Per questi motivi la Lista Civica Obiettivo Saronno, e non solo, ha deciso di proporre la mozione di sfiducia, affinché il Presidente del Consiglio Comunale Avv. Pierluigi Gilli venga revocato dalla carica, la quale verrebbe ricoperta dall’attuale VicePresidente del Consiglio Comunale Francesco Licata. Auspichiamo che la mozione venga votata favorevolmente dalla maggioranza assoluta dei Consiglieri Comunali, quale segno tangibile di serietà e della volontà di agire per il bene dei Cittadini, per l’interesse pubblico e nel rispetto della democrazia e della trasparenza.

IL TESTO DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA

Mozione di revoca del Presidente del Consiglio Comunale e contestuale nomina del Presidente del Consiglio Comunale ai sensi dell’art.18 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

Visto

l’art. 18, comma 2, del Regolamento del Consiglio, secondo il quale: «Il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio Comunale possono essere revocati dalla carica su presentazione di una mozione di sfiducia costruttiva, sottoscritta da almeno un terzo dei Consiglieri assegnati, che ottenga il voto della maggioranza assoluta degli stessi. La mozione deve contenere il nominativo del Consigliere proposto alla carica di Presidente o di Vice Presidente».

Considerato che
la funzione del Presidente del Consiglio comunale è di carattere istituzionale e non politica;
il Presidente del Consiglio comunale può essere revocato a causa del cattivo esercizio della funzione, in quanto ne sia viziata la neutralità;
«possono costituire ragioni legittimamente fondanti la revoca tutti quei comportamenti, tenuti o meno all’interno dell’organo, i quali, costituendo violazione degli obblighi di neutralità ed imparzialità inerenti all’ufficio, sono idonei a fare venire meno il rapporto fiduciario alla base dell’originaria elezione del Presidente» (Cons. Stato, Sez. V, sent. 5 giugno 2017 n. 2678).

Letto
l’articolo 39, comma 4, TUEL (d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267), secondo cui: «Il Presidente del Consiglio comunale o provinciale assicura una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni sottoposte al consiglio»;
l’articolo 17, comma 2, dello Statuto comunale, secondo cui: «Il Presidente esercita le funzioni attribuitegli dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento ispirandosi a criteri di imparzialità, garantendo il rispetto della dignità di ogni Consigliere comunale e l’esercizio dei diritti conseguenti alla carica ricoperta»;
l’articolo 16 del Regolamento del Consiglio, secondo cui: «1. Il Presidente rappresenta l’intero Consiglio comunale ed assicura l’esercizio delle funzioni allo stesso attribuite dalla legge, dallo Statuto e dal presente Regolamento. 2. Nell’esercizio delle proprie funzioni, il Presidente si ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio comunale e dei singoli Consiglieri»;

Rilevato che
diversi Consiglieri hanno lamentato, anche sulla stampa locale, che la tempistica degli avvisi di convocazione delle sedute del Consiglio non rispetta il dovere di assicurare una adeguata e preventiva informazione ai Gruppi consiliari ed ai singoli Consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio;
spesso gli avvisi di convocazione delle sedute del Consiglio sono comunicati quando il termine per presentare emendamenti è già scaduto e che il Presidente, in questi casi, ha comunque dichiarato inammissibili gli emendamenti presentati da Consiglieri di minoranza sulle proposte della maggioranza;
il Presidente, nonostante le proteste anche formali di alcuni Consiglieri, persisteva nella condotta, attribuendo al Regolamento del Consiglio la causa delle violazioni dei diritti dei Consiglieri, solo perché adottato, nella precedente consiliatura, da una parte della attuale minoranza, ma senza farsi promotore delle modifiche necessarie a correggere le asserite aporie del regolamento medesimo;
il Presidente partecipa, per altro sistematicamente, alle riunioni di maggioranza sostenendo le proposte della maggioranza anche in seno al Consiglio;
il Presidente, pur presentando come relatore una proposta di regolamento sostenuta dalla maggioranza, non si asteneva dal presiedere l’assemblea, dichiarando inammissibili emendamenti presentati da Consiglieri di minoranza e sostenendo vivacemente, durante la discussione, le ragioni della proposta di maggioranza;
in seno al Consiglio non è infrequente che il Presidente si rivolga ai Consiglieri con atteggiamenti difformi dal dovere di rispetto della pari dignità degli stessi;
in data 29/12/2021 era pubblicata su IlSaronno.it una nota firmata «Pierluigi Gilli, Presidente del Consiglio Comunale», nel quale si dileggiavano i Consiglieri di minoranza, invitandoli a «studiare molto, Google non è sufficiente».

Tutto ciò premesso e considerato, 
il Consiglio comunale delibera
di revocare il Consigliere Pierluigi Gilli dalla carica di Presidente del Consiglio comunale di Saronno;
di nominare il Consigliere Francesco Licata alla carica di Presidente del Consiglio comunale di Saronno.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 28 Aprile 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore