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“La nostra salute prima di tutto”: ombre sulla riforma sanitaria, crisi dell’ospedale di Saronno e rilancio del territorio

Sintesi del webinar “La nostra salute prima di tutto”, organizzato dal Circolo PD di Turate e Rovello Porro il 24 febbraio

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«La non-riforma della sanità ideata da Regione Lombardia non risponde alle reali necessità del territorio
della bassa comasca. È stata promessa una casa di comunità con due poli erogativi a Lomazzo e Fino Mornasco tra il 2023 e il 2024. Ma oltre a sapere che saranno operazioni di riqualificazione di strutture già esistenti, non c’è la minima chiarezza su quale personale andrà ad operare le strutture, su come questo verrà pagato, In che modo Regione Lombardia vuole intervenire sugli altri nodi della sanità di quest’area del comasco è tutto un mistero. Nodi che sono sotto gli occhi di tutti» dichiara Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, a margine del webinar “La nostra salute prima di tutto” tenutosi il 24 febbraio 2022, e a cui hanno partecipato anche la consigliera regionale Dem. Carmela Rozza, Carmela Tascone, consigliera comunale di Rovello Porro, e Leonardo Calzeroni, segretario del Partito Democratico di Turate-Rovello.

«A Rovello Porro e a Bregnano c’è una carenza drammatica di medici di base che vanno in pensione e non vengono sostituiti. La soluzione di Ats Insubria? Per ora è stata quella di alzare il massimale di pazienti per medico con evidenti disagi per i pazienti. Sul caso specifico di Rovello Porro ho chiesto chiarezza alla Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia. L’unica risposta che abbiamo avuto riguarda l’auspicio che con la prossima pubblicazione degli ambiti carenti prevista per marzo possano essere individuati dei medici disponibili. Se alla programmazione preferiamo gli auspici, allora abbiamo un problema. Sempre a Rovello Porro non dimentichiamo che il centro prelievi è chiuso dall’inizio dell’emergenza Covid. Gli anziani che potevano usufruire dei servizi del centro sono costretti a spostarsi altrove. Questo caso è emblematico del fatto che la sanità di territorio manca. La riforma Fontana- Moratti non tocca nessuno di questi punti. Rimane infine l’enorme incognita dell’ospedale di Saronno che serve anche quest’area della provincia di Como. Già un anno fa sostenevo l’appello dei sindaci della zona indirizzato all’assessore Moratti. Serve un piano di rilancio serio e urgente», conclude Orsenigo.

Sulla crisi dell’Ospedale di Saronno è intervenuto Leonardo Calzeroni, impegnato dal 2018 a fianco del comitato per la salvaguardia dell’Ospedale: «I problemi dell’ospedale non sono nati con il Covid, ma prima, già nel 2018, anno in cui è stato costituito il Comitato per la sua salvaguardia. Da allora solo promesse e annunci d’investimenti. Il dato è che da due anni a Saronno non nascono più bambini, mancano gli anestesisti, le liste di attesa si allungano e, senza prospettive, i medici se ne vanno. Alla luce della nuova riforma, occorrono garanzie sul fatto quello di Saronno rimanga un ospedale di primo livello ed un punto di riferimento stabile del sistema sanitario saronnese e della bassa comasca».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 28 Febbraio 2022
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