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Obbligo vaccinale e Green Pass per uffici e negozi, le regole dal 1° febbraio

Scatta l'obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni mentre viene esteso l'uso del green pass base per l'accesso agli uffici e ai negozi (tranne quelli di primaria necessità)

green pass

Entrano in vigore da domani, 1 febbraio, le nuove regole per l’accesso nei principali uffici e attività e per viaggiare in Unione Europea. Pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, fatte salve eccezioni per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.

Green pass base
Sarà necessario avere il Green pass base – quello che si ottiene con il solo tampone – per entrare nei principali uffici e attività ( ad esempio poste, banche e librerie). Resta consentito il libero accesso, tra gli altri, nei negozi di generi alimentari, in quelli per la vendita del cibo per gli animali domestici, nei distributori di carburante, nei negozi di vendita di articoli igienico-sanitari, nelle farmacie, parafarmacie e ottici, nelle edicole all’aperto.

Obbligo vaccinale per gli over 50
Sempre dal 1 febbraio scatta l’obbligo di vaccino per gli over 50. Dal 15 febbraio, quindi, gli ultracinquantenni dovranno esibire il Green pass rafforzato, cosiddetto super Green pass – che, ricordiamo, si ottiene con la vaccinazione o guarigione dal Covid (e non con il tampone) – per accedere ai posti di lavoro.

Per viaggiare in Ue
A partire da domani iniziano ad applicarsi le nuove norme relative al periodo standard di accettazione di 270 giorni per i certificati di vaccinazione COVID digitali dell’UE utilizzati per viaggiare all’interno dell’Unione. In linea con le nuove norme stabilite nel regolamento delegato della Commissione del 21 dicembre 2021, gli Stati membri devono accettare i certificati di vaccinazione per un periodo di 270 giorni (9 mesi) dal completamento del ciclo di vaccinazione primario.

Nel caso dei vaccini monodose, ciò significa 270 giorni dalla prima e unica dose. Per i vaccini a due dosi significa 270 giorni dalla seconda dose o, in linea con la strategia nazionale di vaccinazione, la prima e unica dose dopo la guarigione dal virus. Gli Stati membri non dovrebbero prevedere periodi di accettazione diversi per i viaggi all’interno dell’Unione europea. Il periodo standard di accettazione non si applica ai certificati relativi alle dosi di richiamo.

Le norme si applicano solo ai certificati di vaccinazione usati per viaggiare nell’UE. Gli Stati membri possono applicare norme diverse quando il certificato COVID digitale dell’UE viene usato in un contesto nazionale, ma sono invitati ad allinearsi al periodo di accettazione stabilito a livello dell’Unione.

Da domani si applicheranno nuove norme anche per quanto riguarda la codifica delle dosi di richiamo nel certificato COVID digitale dell’UE. Come già chiarito a dicembre, le dosi di richiamo saranno registrate come: 3/3 per una dose di richiamo successiva a un ciclo di vaccinazione primario a due dosi; 2/1 per una dose di richiamo successiva a un ciclo di vaccinazione monodose o a una dose di un vaccino bidose somministrato a una persona guarita. I certificati rilasciati secondo modalità diverse prima di tale chiarimento devono essere corretti e rilasciati nuovamente, al fine di garantire che le dosi di richiamo possano essere distinte dallo status di vaccinazione completa.

Maggiori informazioni sul certificato COVID digitale dell’UE sono disponibili sul sito web dedicato.

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Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 31 Gennaio 2022
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