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Caserma “abusiva” di Uboldo, le minoranze chiedono spiegazioni alla Giunta comunale

Una vicenda che si trascina da anni e che vede protagonisti il Comune di Uboldo e il proprietario dell'immobile di via Risorgimento, dal 2004 sede provvisoria della Caserma dei Carabinieri, che denuncia come dall'ottobre 2019 non gli venga più corrisposto nessun affitto per l'allocazione dell'immobile

Generica 2020

Quella dell’affitto della caserma dei Carabinieri di via Risorgimento è una vicenda che ad Uboldo tiene banco da oltre due anni. Recentemente se ne è occupato anche il programma televisivo “Striscia la Notizia”. 

Protagonisti sono il Comune di Uboldo e il proprietario dell’immobile di via Risorgimento 118 – attuale sede “provvisoria” della Caserma dei Carabinieri – che da tempo denuncia come da oltre due anni non gli venga corrisposto dal Comune nessun affitto per l’allocazione dell’immobile. 

A ripercorrere la questione i gruppi di minoranza Uboldo al Centro, Per Uboldo – Colombo Sindaco e Uniti x Uboldo, che hanno sottoscritto un’interrogazione consiliare per chiedere alla Giunta Clerici chiarimenti nel merito. Il primo contratto di locazione venne stipulato nel 2004, in attesa della costruzione della nuova Caserma dei Carabinieri, ad oggi realizzata parzialmente e non ancora consegnata all’Arma dei Carabinieri.

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Più volte rinnovato, il contratto è scaduto il 31 ottobre 2019 e da allora non è stato più rinnovato. L’amministrazione comunale infatti «subordinava la stipula di un nuovo contratto alla corresponsione di un contributo dal Ministero dell’interno ai sensi dell’articolo 3, comma 4-bis, del Decreto Legge 95/2012 introdotto dalla Legge di Bilancio del 2016» si legge nell’interrogazione consiliare. 

In assenza di contratto, il Comune di Uboldo non ha quindi più erogato l’affitto mensile spettante al proprietario dell’immobile. «Nel servizio di Striscia la Notizia, il Ministero dell’Interno ha fatto sapere che “trattandosi di un contratto di natura privatistica lo stesso non può intervenire” nel pagamento del canone, anche sotto forma di mero contributo, così sconfessando la dichiarazione del Sindaco che, citando la deliberazione numero 118 del 15 ottobre 2018 della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna sosteneva che “non si può pagare per intero il canone d’affitto ma solo in parte e che gli oneri devono essere sostenuti anche dallo Stato” – scrivono i consiglieri di minoranza -. Il persistere di tale atteggiamento, oltre a recare un danno di immagine al Comune di Uboldo e alla comunità uboldese, rischia di aggravare le responsabilità dell’amministrazione comunale nonché arrecare danno alla proprietà dell’immobile adibito a Caserma provvisoria».

«A che titolo oggi l’immobile di via Risorgimento è occupato dal Comune di Uboldo per essere adibito a stazione provvisoria dei Carabinieri, se il contratto di locazione sottoscritto dal Comune è scaduto il 31 ottobre 2019 e non più rinnovato?» si legge in una delle domande puntuali rivolte nell’interrogazione dalle minoranze al sindaco Luigi Clerici e alla sua Giunta. «L’amministrazione comunale ha intenzione di ristabilire l’ordine e il rispetto della legge provvedendo a corrispondere quanto dovuto ai proprietari dell’immobile adibito a Caserma provvisoria, con che modalità e tempistiche? L’amministrazione comunale ha intenzione di mantenere i Carabinieri in uno stabile regolarmente affittato stipulando un nuovo contratto sino al trasferimento dei Carabinieri nella sede definitiva? Qual è la volontà politica che sottende al fatto che l’amministrazione comunale si rifiuti di pagare il canone di affitto ad un privato da oltre due anni e si rifiuti di rinnovare un contratto scaduto, facendo diventare l’occupazione di quella abitazione da parte del Comune di Uboldo “abusiva”?».

Da parte sua il sindaco Luigi Clerici ribadisce la posizione dell’amministrazione comunale di Uboldo: «La legge di Bilancio del 2016 parla chiaro, non spetta a noi pagare integralmente il canone, perché la normativa stabilisce che i Comuni “possono” e non “devono” partecipare al canone d’affitto – dichiara il primo cittadino, che sulla nuova Caserma informa – I lavori alla nuova Caserma sono conclusi, i collaudi sono stati fatti, ora spero che a breve il Provveditorato consegni le chiavi e la documentazione al Demanio, che a sua volta le consegnerà all’Arma dei Carabinieri».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 15 Dicembre 2021
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