Cordoglio per la morte del papà 40enne, ma anche tante polemiche per la conformazione della strada, ritenuta pericolosa, troppo stretta e percorsa a velocità troppo elevata dalle auto in transito. 

La notizia dell’incidente in via per Origgio, all’altezza dello svincolo autostradale, tra un pullman e l’auto guidata da Gianluca Toscano, 40 anni, deceduto in seguito allo scontro, ha colpito tutta la comunità, in particolare i tantissimi cittadini che passano in quel punto e che conoscono la pericolosità di quel tratto di strada. 

Oltre al cordoglio per la scomparsa dell’uomo, residente a Gerenzano, e alla speranza per il suo bimbo di 6 anni ricoverato in ospedale a Milano, sono in molti a puntare il dito contro quella strada: c’è chi “accusa” i progettisti che non hanno valutato la pericolosità, chi parla di asfalto da rifare, chi di pista ciclabile inutile che ha tolto spazio alla carreggiata, stretta e pericolosa. 

Sui profili social legati ai Comuni del Saronnese il dibattito è aperto. Addirittura c’è chi viveva quel percorso come un “incubo” quando ci doveva passare due volte al giorno pre pandemia. La dinamica dell’incidente non è ancora chiarita in via definitiva (possibile una sbandata anche a causa dell’asfalto bagnato dalla pioggia copiosa caduta in quelle ore), ma lo scontro frontale tra l’auto e il pullman ha riportato d’attualità i timori di tanti che, quando incrociano camion, mezzi pesanti o autobus, moltiplicano l’attenzione per evitare collisioni pericolose in un tratto considerato troppo stretto, con la curva “che porta fuori” e percorso spesso a velocità troppo alta per la conformazione della strada. 

Al di là delle polemiche, resta il dolore per una vita spezzata, una famiglia che piange un papà e un bimbo ricoverato in ospedale.