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Riaprono le scuole: “I nostri bambini contenti di tornare in classe”

Riprendono le lezioni in presenza per asili, primarie e prime medie. Le impressioni dei genitori: “Tornare a scuola per i nostri bambini significa tanto”

Generica 2020

Si torna, di nuovo, in classe. Oggi, mercoledì 7 aprile, è il giorno della riapertura delle scuole: asili, primarie e prime medie riprendono le lezioni in presenza. Anche le scuole superiori professionali riaprono con i laboratori in presenza: ogni classe andrà a scuola in presenza un giorno alla settimana per attività laboratoriale.

Dopo settimane di DaD accompagnate da riflessioni, discussioni e manifestazioni contro le lezioni a distanza, tanti bambini tornano in aula. Tra i genitori c’è fiducia sulla possibilità di arrivare fino alla fine dell’anno scolastico con le lezioni in presenza e, soprattutto, grande soddisfazione nel riportare il proprio figlio a scuola, per tanti motivi. 

«Tornare a scuola per i nostri bambini significa tanto – spiega una mamma della primaria Giovanni Pascoli di Caronno Pertusella -. Loro hanno voglia di stare con gli amici e sono ben contenti di tornare in classe. Siamo felici per loro e anche per noi: i bimbi sono sicuramente più al sicuro stando in aula con la supervisione degli insegnanti, noi genitori siamo più tranquilli soprattutto perchè tenere i figli a casa, affidandoli ai nonni o mentre si è in smartworking, è difficile». 

«La DaD non è scuola – sottolinea un’altra mamma di un alunno della Giovanni Pascoli -. I bimbi sono felicissimi di rientrare in classe e anche le mamme sono contente e tranquille: loro rispettano tutte le indicazioni che vengono date e sono diligenti. I bambini hanno perso tanto e sono consapevoli del fatto che il rispetto delle regole porterà a riavere le proprie abitudini. Il loro più grande desiderio è quello riprendere la vita di tutti i giorni». 

Generica 2020

Riportare il proprio figlio a scuola o all’asilo significa anche tornare a un’organizzazione famigliare stravolta da scuole chiuse e DaD, anche per i genitori che non sono in smartworking, che lavorano su turni e che con le scuole chiuse si sono trovati costretti ad affidare i propri figli: «Con la riapertura degli asili cambia la nostra organizzazione famigliare che fino ad ora era stata modificata – racconta un papà della scuola dell’infanzia Sacra Famiglia di Cislago -. Io faccio l’infermiere e mia moglie il medico, lavoriamo su turni. Ci siamo adattati con una baby sitter perché abbiamo limitato al massimo il contatto con i nonni. Ora che l’asilo è riaperto siamo tornati a come eravamo organizzati precedentemente».

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Pubblicato il 07 Aprile 2021
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