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Tra dimissioni e cambi in Giunta, i difficili mesi dell’amministrazione Cartabia

Un breve riassunto degli eventi che dalla scorsa primavera hanno tenuto banco nella politica cislaghese

Cislago generico

Non sono stati mesi facili per l’amministrazione Cartabia. A partire dalla scorsa primavera c’è stato infatti un susseguirsi di dimissioni e di cambi in Giunta dovuti a dissidi personali, impegni di lavoro, rapporti interni alla maggioranza.

La coalizione di centrodestra eletta nel giugno 2016 con il 44,6% dei voti ha in realtà avuto formalmente il primo scossone nell’agosto 2017 con le dimissioni del vicesindaco Luciano Lista, che ai tempi aveva commentato: “Ho acquisito la consapevolezza di essermi trovato tra amministratori alle prime armi”.

LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORA CAMPANELLA E L’INIZIO DELLA BUFERA POLITICA

La vera e propria crisi esplode però ad aprile 2020 quando ad abbandonare la poltrona di assessore a Istruzione e Cultura è Marzia Campanella, per motivi personali e per un rapporto ormai insostenibile con il resto della maggioranza. Campanella verrà sostituita in Giunta  dall’esterna Deborah Patti, e in Consiglio comunale da Elisa Bianco, seconda dei non eletti, che però deciderà di non schierarsi con la maggioranza, ma di aderire al gruppo consiliare di minoranza “Un’idea per Cislago”.

In seguito al turbolento Consiglio comunale di inizio giugno ci sono stati poi veri e propri cambiamenti all’interno del Consiglio comunale. Tra l’8 e il 9 giugno si sono dimesse infatti Chiara Broli, vicesindaco e assessore a Servizi sociali, Sport e Tempo libero: anche questa volta il cambio è stato spiegato con una scelta personale, dettata dal clima instaurato nell’amministrazione comunale a seguito delle dimissioni di Campanella e Valentina Melis, consigliera delegata proprio alle Pari Opportunità, che abbandonerà definitivamente il Consiglio comunale.

Broli è stata sostituita come assessore a Sport, Rapporti con le associazioni e Pari opportunità da Elisabetta Turconi (anche lei ha minacciato le dimissioni prima della nomina ad assessore), mentre come vicesindaco è stato incaricato Luca Dosso.

VERSO UNA NUOVA MAGGIORANZA

Il 13 giugno entra in scena il nuovo gruppo consiliare di Fratelli d’Italia formato dai consiglieri Luciano Lista, Cristiano Fagioli ed Elisa Bianco, che «per responsabilità politica» decide di dare un appoggio esterno alla Giunta Cartabia.

In agosto anche Cristiano Fagioli, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha rimesso le deleghe di supporto politico-amministrativo al sindaco in merito a sistemi di videosorveglianza e controllo di vicinato, analisi del Piano Urbano del Traffico, regolamentazione della gestione delle sale da gioco e politiche per l’integrazione, accusando Cartabia di aver preso “una deriva autoritaria”.

Ad ottobre 2020 è il turno delle dimissioni di Fabio Paticella, assessore al Bilancio in quota Forza Italia, che lascia per motivi di lavoro, che verrà sostituito dall’esterno Antonello Cattelan.

LA MAGGIORANZA PERDE I NUMERI PER GOVERNARE

Arriviamo poi al Consiglio comunale del 27 novembre dove non è passata la variazione al Bilancio 2020/2022 con sette voti contrari e un astenuto, con solo la Lega a sostegno del sindaco Gianluigi Cartabia. Sono poi seguiti nuovi incontri tra i vertici di Lega e Fratelli d’Italia e la conferma del gruppo locale di Fratelli d’Italia di un nuovo appoggio alla giunta Cartabia, criticato dai consiglieri di ViviCislago. 

I rapporti tra i gruppi di maggioranza non sono però migliorati e durante il Consiglio comunale dello scorso 28 dicembre il piano economico finanziario del servizio rifiuti per l’anno 2020 è stato approvato con i soli voti favorevoli del gruppo leghista.

IN ARRIVO IL COMMISSARIO PREFETTIZIO

Si prospetta quindi ora la nomina di un commissario prefettizio, in attesa delle prossime elezioni amministrative che, salvo rinvii dovranno tenersi a Cislago in una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno.

Il sindaco Gian Luigi Cartabia avrà ora venti giorni di tempo per eventualmente ritirare in extremis le proprie dimissioni, ipotesi che però ritiene remota: «È abbastanza improbabile che le ritiri, perché non è una questione di assessori, è una questione di consiglieri comunali che si sono messi di traverso e quindi è molto difficile poter ripristinare la cosa – commenta Cartabia -. Se abbiamo tirato quasi un mese dopo l’ultimo Consiglio comunale è perché chiaramente i capi di partito mi avevano chiesto di andare avanti finché si poteva, è chiaro però che non si è riusciti a trovare una quadra».

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 22 Gennaio 2021
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