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Rescaldina ha il suo “Decreto Ristori”: 55mila euro per commercianti e micro-imprese

Per richiedere i contributi a fondo perduto commercianti e micro-imprese di Rescaldina avranno tempo fino al 16 dicembre. Non ci sarà un click day

commercianti

Anche Rescaldina ha il suo “Decreto Ristori”: da mercoledì 2 a mercoledì 16 dicembre commercianti e micro-imprese potranno partecipare al bando pubblicato da Piazza Chiesa per l’erogazione di contributi a fondo perduto. In tutto il comune ha stanziato 55mila euro per far ripartire le attività economiche di vicinato del paese, una delle categorie più colpite da una crisi che ormai da tempo non è più solo sanitaria.

Nei piani dell’amministrazione “targata” Vivere Rescaldina c’era in realtà l’intenzione di mettere in campo un budget di circa 10mila euro in più grazie alle risorse assegnate ai comuni dalla conferenza Stato-Città dello scorso 16 novembre per coprire la riduzione delle entrate per occupazione di suolo pubblico, che per Rescaldina ammontano a circa 17mila euro. Per la distribuzione della somma, però, serviva un decreto da parte del Ministero dell’Interno, senza il quale non c’era possibilità di inserire la cifra a bilancio. Decreto che è non è arrivato entro il termine massimo per dare seguito alla variazione di bilancio necessaria, scaduto lunedì 30 novembre, con il risultato che almeno per il momento il plafond a disposizione per gli aiuti rimane quello approvato durante l’ultima seduta di consiglio comunale tra le perplessità del centrodestra, che avrebbero voluto destinare a questa causa anche i 30mila euro stanziati per il servizio di consulenza finanziaria e per quello di supporto psicologico.

Alla misura potranno accedere gli esercizi di vicinato con una superficie di vendita non superiore a 250 metri quadri, le attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (ad eccezione di quelle esercitate attraverso distributori automatici in locali ad hoc e di quella effettuata in locali non aperti al pubblico o su aree pubbliche), le attività artigiane di servizi alla persona e del settore dell’alimentazione svolte in luoghi con caratteristiche analoghe agli esercizi di vicinato, i chioschi di edicole, le micro-imprese del settore turismo e quelle per la cura degli animali domestici a patto anche in questo caso che siano svolte in luoghi con le caratteristiche degli esercizi di vicinato.

Non rientrano nel bando le vetrine che esercitano o comunque ospitano attività che possono provocare ludopatia, compro oro e affini, le attività per la vendita di armi munizioni ed esplosivi e quelle iscritte al registro delle imprese dopo il 1° novembre 2020 o cessate prima della pubblicazione del bando. Escluse dal finanziamento anche le imprese con unità locale nelle zone ad alta densità commerciale dove viene applicata la tariffa dell’imposta sulla pubblicità e pubbliche affissioni come “categoria speciale”.

Il contributo base previsto dal bando è di 500 euro, cifra che potrà essere aumentata fino ad un massimo di 2.000 euro o diminuita in base al numero delle richieste che arriveranno: non ci sarà comunque nessun click day. La somma potrà inoltre essere aumentata del 20% per le attività che durante il secondo lockdown sono andate incontro alla chiusura totale e per ogni dipendente in organico al momento della pubblicazione del bando e del 30% per le imprese familiari, oppure diminuita del 20% se il locale è di proprietà ed è stato acquistato senza mutuo o del 50% se non ci sono state chiusure né limitazioni dopo il DPCM del 3 novembre scorso.

Le domande dovranno essere consegnate a mano all’ufficio protocollo del comune o spedite tramite posta elettronica certificata all’indirizzo comune.rescaldina@pec.regione.lombardia.it.

Redazione LegnanoNews
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Pubblicato il 02 Dicembre 2020
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