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La serata sul futuro dell’ex Isotta Fraschini riempie di giovani l’auditorium dell’Aldo Moro

Diversi i temi toccati dalla nuova proprietà durante la serata, dal tema del bene comune donato alla città, al bosco urbano, alla sostenibilità, al tema della memoria storica

Generico 2018

Ha riempito l’Aula Magna dell’Aldo Moro la serata dedicata al futuro dell’ex Isotta Fraschini, una delle aree dismesse più grandi di Saronno.

Protagonisti dell’incontro, organizzato dalla lista civica Augusto Airoldi Sindaco, il nuovo proprietario dell’area Giuseppe Gorla e l’avvocato Angelo Proserpio, che hanno delineato le linee del progetto di massima dell’area e risposto alle tantissime domande dei giovani presenti. Diversi i temi toccati dalla nuova proprietà durante la serata, dal tema del bene comune donato alla città, alla sostenibilità, al tema della memoria storica.

Nel secolo scorso l’area ha avuto un rilevante ruolo nello sviluppo economico e sociale di Saronno e secondo i nuovi proprietari deve tornare ad avere quel ruolo: «Il mondo è cambiato, quindi non ha più senso portare lì delle fabbriche automobilistiche – ha dichiarato Giuseppe Gorla -. Abbiamo deciso quindi di puntare sui giovani in un momento della loro vita di formazione. Puntiamo di riuscire a sviluppare un polo museale e un polo universitario all’interno dell’area. Il polo museale è un messaggio molto forte a chi ha sempre pensato alle aree dismesse come delle aree che avrebbero trovato un utilizzo ottimale con un centro commerciale e un posteggio. Il polo universitario perché se riuscissimo a portare un brand riconoscibile a Saronno, automaticamente la città diventerebbe un punto di riferimento per tutti coloro che nell’ambito di quel polo universitario hanno un momento di formazione».

L’idea è quindi quella di rilanciare e ringiovanire la città riqualificando in chiave moderna un’area grandissima a due passi dalla stazione di Saronno e di donarla poi alla collettività come bene comune: «Non vogliamo che diventi un bene pubblico, perché significa che l’amministrazione locale del momento può farne quello che vuole. Deve diventare un bene comune, un bene della città».

La scommessa è molto grande e le incertezze sono tante, come del resto ha sottolineato più volte lo stesso Gorla nel corso della serata. L’iniziativa nasce per la città: nessun ritorno politico, nessun ritorno economico e nessun ritorno d’immagine sono infatti le regole che i nuovi proprietari si sono dati nella gestione e nella pianificazione del futuro dell’ex Isotta Fraschini.

Ha concluso l’incontro con un breve commento il candidato sindaco Augusto Airoldi: «Condividiamo il discorso del bene comune e credo che un campus universitario sia una possibilità per Saronno – ha dichiarato Augusto Airoldi – Questo è un evento che sta all’interno di una campagna elettorale, non se ne è accordo quasi nessuno perché il candidato sindaco ha parlato per ultimo e pochi minuti: l’abbiamo organizzato così perché il focus della serata è capire cosa ne pensano i giovani del futuro di quell’area, che potrà rappresentare il futuro di Saronno nei prossimi 10 – 20 anni».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 22 Luglio 2020
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