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Ospedale, commercio locale, lavoro e sicurezza: Gilli delinea il programma per la sua Saronno

Si è tenuta nel pomeriggio di martedì 21 luglio la presentazione ufficiale delle due liste che supporteranno la candidatura di Pierluigi Gilli a sindaco di Saronno

Pierluigi Gilli

Si è tenuta nel pomeriggio di martedì 21 luglio la presentazione ufficiale delle due liste che supporteranno la candidatura di Pierluigi Gilli a sindaco di Saronno.

Classe 1956, già sindaco di Saronno nel 1999, riconfermato dai cittadini nel 2004, Gilli è appoggiato da due liste: una lista politica formata da Italia Viva, Azione e +Europa e dalla lista civica “Con Saronno”. «Le liste che mi sostengono sono due – dichiara il candidato sindaco Pierluigi Gilli –  una lista che contiene al suo interno tre simboli di formazioni partitiche che sono già esistenti e che si sono riunite per dare inizio ad una sperimentazione: dare vita ad un raggruppamento di centro, che oggi in Italia non c’è. L’altra è una lista civica dove ci sono candidati di diverse competenze, estrazioni sociali,  età, tutti animati però dal desiderio di dare il proprio apporto per l’amministrazione della nostra città».

Il candidato sindaco ha sottolineato il motivo che lo ha spinto a ricandidarsi e a mettersi di nuovo al servizio della città: «Sono ormai in pensione e ho più tempo. Ho visto poi la rinascita di formazioni politiche di centro e sono stato spinto a mettere al servizio della comunità le esperienze e le competenze che ho accumulato nel corso della mia vita. Metto a disposizione il mio curriculum perché chi si propone di amministrare è come se si proponesse per un lavoro: queste sono le mie capacità, se i cittadini le riterranno sufficienti mi voteranno. Vorrei che anche gli altri tirassero fuori il loro curriculum».

Gilli ha poi presentato le linee del programma elettorale: «Scrivere un programma in questo momento storico non è semplicissimo a meno che non si vogliano fare i soliti libretti dei sogni, in cui si scrive di tutto e di più – commenta l’ex primo cittadino – Un programma serio deve essere un programma limitato che a mio avviso si riassume bene nelle tre parole del nostro slogan “torniamo alla normalità”, che significa tornare ad una situazione in cui si garantisca l’ordinaria amministrazione e quella straordinaria si farà nel caso in cui ci siano le risorse. Quando si parlava di normalità qualche anno fa sembrava che fosse una cosa banale, mentre oggi la normalità sembra il mondo dei sogni».

Una delle tematiche di cui ha discusso il candidato sindaco è quella della sicurezza: «Cinque anni fa era di grande interesse il tema della sicurezza. Ricordo gli affollati comizi di un leader nazionale che era venuto qui a Saronno a parlare di sicurezza. Ora io chiedo ai saronnesi cosa pensano dello stato di sicurezza di Saronno, chiedo loro se in questi cinque anni ci sia stato un sensibile miglioramento della sicurezza della città. A me pare che se sono scomparsi certi personaggi da alcune zone, è perché si sono spostati in altre zone. Il problema della sicurezza c’è ancora e non mi sembra che ci siano stati grandi miglioramenti».

Sulla modalità per difendere e rilanciare l’ospedale di Saronno Gilli è chiaro: «L’altro obiettivo al quale io e tutti quanti noi saronnesi ci sentiamo impegnati moralmente è quello della difesa del nostro ospedale. La raccolta di firme va bene, perché tante firme dimostrano che c’è interesse. Per difendere il nostro ospedale però non basta raccogliere le firme, occorre che ci sia un concerto delle istituzioni, dei comuni che fanno riferimento a questo ospedale. Se i sindaci e i consigli comunali di tutti questi comuni facessero un gruppo di pressione nei confronti della regione e quindi si andrebbe a parlare da istituzione a istituzione forse si riuscirebbe ad ottenere qualcosa. Quando tentammo di costituire una fondazione dell’ospedale di Saronno, allora tutti i venti consigli comunali avevano approvato la stessa mozione che aveva approvato Saronno. Eravamo andati alla regione e avevamo avuto colloqui di un anno e mezzo per la costituzione di questa fondazione. Purtroppo poi ci furono le elezioni regionali e il nuovo assessore ci trattò a pesci in faccia e quindi quel progetto non andò avanti. Però non erano i singoli cittadini che andavano a trattare con le istituzioni».

Sulla tematica del lavoro Gilli propone la realizzazione di un polo comunale da destinare alle startup: «I comuni non hanno alcuna competenza nei confronti del mercato del lavoro, perché appartiene allo Stato e in parte alle regioni. Il nostro comune qualcosa però potrebbe fare perché possiede diversi territori sui quali, ottenendo dei fondi europei, si potrebbe costruire qualche capannone da mettere a disposizione di persone che vogliano iniziare un’attività, come ad esempio hanno fatto a Lomazzo».

Sui beni di proprietà comunale Gilli dichiara: «Consideriamo che dall’ex ufficio di collocamento in via Padre Luigi Monti, fino all’ex ufficio di igiene, abbiamo un sub-quartiere di proprietà comunale che è oramai lasciato allo sbando. Questa area va riprogettata nel senso che rimanga pubblica e di uso pubblico. Il problema non è cosa fare di Palazzo Visconti, ma stabilire come si potrà mantenere l’uso di quell’edificio. Palazzo Visconti è l’unico edificio storico in Saronno di proprietà dei saronnese. È stato municipio di Saronno dal 1861 al 1927. A settembre presenteremo un’ipotesi di progetto di sistemazione di tutta quella zona per trasferirvi il Municipio facendo un conto economico che è sostenibile, anche perché il Municipio dobbiamo sempre e comunque mantenerlo, che sia qui o lì le spese ci sono. Quello attuale ha delle pecche dovute alla sua origine, perché era nato come grande magazzino». Gilli propone la vendita dell’attuale sede del Comune e il trasferimento del Municipio a Palazzo Visconti: «Sarebbe un modo per riqualificare il centro ed inoltre a Palazzo Visconti ci sono delle preziosità artistiche che potrebbero essere valorizzate, con mostre, matrimoni, conferenze, concerti: lo si renderebbe vivo».

Ultimo argomento trattato è relativo al commercio locale: «Il commercio sta soffrendo come in tutta Italia – conclude Gilli – dobbiamo rendere più viva la città tramite il commercio locale, perché senza quello le strade si spengono».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 21 Luglio 2020
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