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De Marco (Forza Italia) contro Airoldi (Pd): “Critiche da chi ha dato alla città un PGT fallimentare”

Agostino De Marco (Forza Italia) attacca Augusto Airoldi, candidato sindaco del Pd, dopo le critiche di quest'ultimo in seguito alla variante al Pgt approvata in consiglio comunale coi voti della maggioranza (Lega e Forza italia)

Generico 2018

Agostino De Marco (Forza Italia) attacca Augusto Airoldi, candidato sindaco del Pd, dopo le critiche di quest’ultimo in seguito alla variante al Pgt approvata in consiglio comunale coi voti della maggioranza (Lega e Forza italia)

Sono certo che i Saronnesi si ricordano ancora dell’immobilismo della giunta Porro (2010-2015) di cui Airoldi (Partito Democratico) faceva parte. Questa giunta ha infatti impiegato tre anni (giugno 2010- 2013) per approvare il Piano di Governo del Territorio (PGT-2013) che regola lo sviluppo urbanistico della città, imponendo regole e parametri urbanistici particolarmente restrittivi, soprattutto nelle aree dismesse.

Il nuovo PGT-2013 ha mantenuto per le zone edificabili della città lo stesso indice del vecchio Piano Regolatore Generale del 1995 (PRG-1995), per le zone centrali le stesse regole del PRG-1995, e non ha individuato nessuna area industriale/produttiva, anzi ha cancellato l’unica area industriale prevista dal PRG-1995 in zona viale Lombardia (sarebbe interessante spiegare la motivazione di tale scelta, ma si rischia di andare fuori tema e di scendere in discorsi troppo tecnici o politici).

Sempre il PGT-2013 ha mantenuto i terreni a standard esistente nel vecchio PRG-1995 attribuendogli un indice volumetrico minimo di perequazione, riconoscendo ai proprietari di questi terreni a standard una cubatura (anche se minima) che potevano trasferire su altri lotti in cambio della cessione dei loro terreni al Comune di Saronno.

Attribuendo a questi lotti un indice volumetrico si attua un principio di equità nei confronti di quei proprietari che hanno avuto da sempre il proprio lotto a verde mentre quello del vicino edificabile. Purtroppo, anche questa opportunità non ha funzionato poiché si è data la possibilità a chi aveva già costruito la propria villa di vendere la volumetria eccedente a discapito dei proprietari di cui sopra. Un’ulteriore impostazione fallimentare del PGT-2013.

Oggi, se una realtà produttiva volesse insediarsi in Saronno non potrebbe in quanto non esistono aree libere dove collocarsi se non nelle aree dismesse di una dimensione superiore a 10.000 mq, solo che i parametri urbanistici prevedono in queste aree cessioni minime pari al 50%, zona filtrante al 50% (il Regolamento di Igiene prevede il 30%) e destinazioni residenziali e non residenziali.

Di fatto, dopo sette anni dall’approvazione del PGT-2013, nessuno di questi piani è in corso di attuazione, gli unici due (la Cantoni e un altro in via Varese -via Fermi) dopo un lungo iter procedurale si è stati costretti ad approvarli in variante al PGT-2013 e non hanno ancora dato corso ai lavori.

E’ facile fare le “anime belle”, criticare e giudicare, parlare di una mancanza di attenzione alla vivibilità e alla sicurezza, dimenticando le responsabilità di aver dato alla città un PGT fallimentare che costringe Saronno, ancora oggi, a questi “buchi neri” di degrado, mentre altre città limitrofe come Legnano, per non citare Milano, hanno riqualificato gran parte del loro territorio.

Agostino De Marco – Forza Italia Saronno

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 06 Maggio 2020
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