Quantcast

In provincia di Varese i decessi sono cresciuti del 52,9%

Incrociando dati Istat con quelli forniti dalle anagrafi, Varesenews ha calcolato l'aumento dei decessi in 46 comuni del territorio nel mese di marzo 2020.

candela lutto coronavirus

Nei giorni scorsi abbiamo avviato una raccolta di dati sulla mortalità in provincia di Varese. Un lavoro fatto in collaborazione con le amministrazioni comunali. Una indagine per capire cosa stia succedendo rispetto a un tema tanto delicato. Finora hanno risposto diversi comuni ed emerge una crescita di decessi nel mese di marzo di quasi il 53%.

Va subito detto che, pur trattandosi di dati certi,  si tratta di una stima, basata su un campione di comuni che copre il 46,1% della popolazione, per quanto tra questi ci siano Varese e Busto Arsizio, le due città più grandi della provincia. E che questo aumento, se il calcolo è corretto, non è automaticamente imputabile all’epidemia di Covid-19.

Ma se questo incremento percentuale lo si traduce in numeri assoluti si arriva ad un aumento di 186 decessi rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Un numero doppio rispetto ai 95 morti positivi al nuovo coronavirus censiti ieri dalle autorità in provincia di Varese. Ora, come si è arrivati a determinare questa cifra?

Qualche giorno fa, come dicevamo, Varesenews ha chiesto ai sindaci del territorio di compilare un modulo, indicando i decessi registrati, mese per mese, da dicembre 2019 a marzo 2020. Mentre mercoledì Istat ha rilasciato un dataset con i decessi registrati tra il 1 e il 21 marzo di quest’anno in un migliaio di comuni italiani, tra i quali anche alcuni varesini. Incrociando questi dati, è stato possibile ricostruire la situazione in 45 dei 138 comuni del Varesotto, che rappresentano come detto il 46,1% della popolazione. La situazione è riassunta in questa infografica:

var divElement = document.getElementById(‘viz1585843198960’); var vizElement = divElement.getElementsByTagName(‘object’)[0]; if ( divElement.offsetWidth > 800 ) { vizElement.style.minWidth=’420px’;vizElement.style.maxWidth=’600px’;vizElement.style.width=’100%’;vizElement.style.height=’627px’;} else if ( divElement.offsetWidth > 500 ) { vizElement.style.minWidth=’420px’;vizElement.style.maxWidth=’600px’;vizElement.style.width=’100%’;vizElement.style.height=’627px’;} else { vizElement.style.width=’100%’;vizElement.style.height=’527px’;} var scriptElement = document.createElement(‘script’); scriptElement.src = ‘https://public.tableau.com/javascripts/api/viz_v1.js’; vizElement.parentNode.insertBefore(scriptElement, vizElement);

La tabella mostra i comuni considerati, quindi i decessi registrati a marzo di quest’anno, infine la media dei morti nei mesi di marzo degli anni che vanno dal 2015 al 2019. Si è scelto di prendere in considerazione la media nel tentativo di normalizzare il dato, così da evitare di incappare in eventuali picchi in alto o in basso nella mortalità nei singoli comuni che avrebbero falsato l’analisi. Il grafico a sinistra mostra invece la variazione percentuale in ogni realtà, con la precisazione che un colore più scuro corrisponde ad un numero di decessi più alto in numeri assoluti.

Come si vede, ci sono anche realtà in cui il dato relativo al mese di marzo 2020 è in calo. Valga l’esempio di Arsago Seprio, che in media registrava 4 decessi nel periodo considerato e quest’anno ne ha segnalato solamente uno.

Prima di dedicare un approfondimento alle due più grandi città del territorio, è bene precisare che il periodo di riferimento dei dati non è omogeneo per tutti i comuni. Per quelli i cui dati arrivano da Istat, il raffronto riguarda i giorni compresi tra il 1 ed il 21 di marzo, dato che è così che l’Istituto nazionale di statistica ha diffuso i dati. Per i comuni che hanno compilato il modulo creato da VareseNews, il raffronto riguarda l’intero mese di marzo.Per capire quale sia la fonte, basta cliccare sulle barre dell’infografica, una finestra pop-up fornirà l’informazione.

Se quindi, come si diceva, i dati non sono omogenei tra di loro, lo sono però per quanto riguarda i singoli comuni. Del resto, come detto, questa è una stima, per quanto basata su dati reali. Ora, guardando a Varese, la media dei decessi degli ultimi cinque anni durante il mese di marzo era di 81 decessi l’anno. Nel 2020 ne sono stati registrati 101, con un incremento del 24,7%. Decisamente più significativo, invece, l’aumento visto a Busto Arsizio: da una media di 82,2 si è saliti a 179 decessi. Un numero più che raddoppiato, per un incremento del 117,8%.

Il totale provinciale parla invece di un passaggio da una media di 351 a 537 morti denunciate, con un aumento che sfiora il 53%. Se si limita il raffronto al solo 2019, il divario è ancora maggiore, visto che lo scorso anno nei comuni considerati le morti furono 333. Ancora una volta: l’aumento non riguarda necessariamente persone positive al Covid-19, ma riuscire a calcolare l’incremento dei decessi aiuta stimare l’ordine di grandezza dell’epidemia in provincia di Varese.

VareseNews intende continuare a monitorare il fenomeno, per questo invita i sindaci che ancora non l’avessero fatto a compilare il modulo segnalando i decessi registrati dagli uffici anagrafe del territorio.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 03 Aprile 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore